L’Onorevole Gabriella Carlucci ha dichiarato oggi di essere riuscita a dimostrare matematicamente la validità della congettura di Goldbach.
La congettura di Goldbach era uno dei problemi matematici rimasti irrisolti da più tempo. La congettura venne proposta nel 1742 da Goldbach e poi riformulata da Eulero e da allora i migliori matematici del mondo hanno cercato invano di dimostrarne la validità.
La congettura è molto semplice da descrivere: ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi. In contrasto con la semplicità dell’esposizione la sua dimostrazione si è rivelata estremamente ardua.
L’Onorevole Carlucci, intervistata stamani da un giornalista di Libero, racconta come è arrivata alla soluzione: “Da diversi giorni a seguito dello scandalo Maiani mi interesso di Fisica della Particella. Viaggio spesso e nei voli o in albergo mi piace leggere qualche libro di fisica. Però mi sono resa conto che molte delle formule matematiche che vedevo erano un pochino difficili da capire così pensai di iniziare prima a studiare matematica.”
La Carlucci prosegue poi a spiegare che: “ho voluto cominciare dalla teoria del numero perchè era quella più fondamentale, è la base di tutta la matematica!!1! Quando leggendo l’enesimo volume ho trovato la congettura di Goldbach è stato amore a prima vista! Iniziai subito a pensare ad una soluzione ma senza riuscire a trovarla. Sono stata una settimana richiusa in camera con il cellulare staccato e senza neanche rifarmi il trucco, ricordo che c’erano fogli di carta stropicciati dappertutto! Alla fine ero disperata e stanchissima: ero vicinissima alla soluzione ma c’era un ostacolo che non riuscivo a superare. Mi sono appisolata un attimo e li è avvenuto il miracolo! Mi apparve Padre Pio circondato da una luce sfarvillante, aveva le mani piene di gioielli e decine di collane di oro massiccio al collo. Di fronte al mio sguardo stupito mi disse sorridendo: ‘sono le royalties’. Poi mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio come superare l’ultimo ostacolo matematico. Poi mi sono svegliata e sono corsa subito a scrivere quello che mi aveva detto.”
La Carlucci ha dichiarato di aver già spedito un articolo scientifico, che dettaglia la sua scoperta, alle principali riviste del settore. Si tratta senza dubbio di un risultato estremamente importante per la ricerca italiana che, nonostante i pochi fondi, riesce spesso ad ottenere risultati eccezionali. Se la correttezza della dimostrazione verrà confermata secondo molti matematici italiani l’assegnazione del premio Nobel per la matematica a Gabriella Carlucci sarà cosa certa.
L’Onorevole ha infine confermato il suo interesse per la fisica moderna: “Adesso che ho basi matematiche solide voglio dedicarmi alla fisica teorica, ho già letto molti lavori sulla teoria della stringa ma sono molto diffidente che quella sia la strada giusta. Non voglio rivelare ancora nulla ma credo di essere vicina ad una teoria che permette una visione unificata delle quattro forze della natura. Dico solo che il mio programma televisivo ‘Melaverde’ è stata la fonte primaria di ispirazione. Dopotutto anche Newton iniziò da una mela, non trovate?“
8 marzo 2008 at 16:27
magnifico!
9 marzo 2008 at 12:02
E’ la prescelta da padre Pio per risolvere problemi matematici che scienziati di tutto il mondo non riescono a risolvere da 250 anni.C’è sicuramente qualcosa di sovranaturale che ispira la Gabri per riuscire ad avere basi solide in matematica in 2 settimane che la studia e sentirsi pronta per la fisica e disquisire sulla teoria delle stringhe con tale disinvoltura
9 marzo 2008 at 12:11
O mio Dio
9 marzo 2008 at 13:49
Mi sono andato a guardare il secondo post della Carlucci (5 febbraio) che era scritto TROPPO bene per essere stato fatto da lei.
E infatti neanche una parola è farina del suo sacco. E’ stato ottenuto “citando” o copiando PAROLA PER PAROLA scritti di gente che è in grado di scrivere.
Che tristezza. E poi si permette di andare a disquisire sugli “errori” e le “distrazioni” dei nobel…
Per chi si volesse leggere su internet (che nel loro contesto sono anche interessanti) i sei paragrafi del post della Carlucci, eccovi i rispettivi link:
“Vi sono due specie di dipendenze: quella dalle cose, che è della natura; quella dagli uomini, che è della società. La dipendenza dalle cose, non avendo alcuna legge morale, non nuoce affatto alla libertà, e non genera alcun vizio; la dipendenza dagli uomini, essendo disordinata, li genera tutti, ed è per essa che il padrone e lo schiavo si corrompono scambievolmente. Omnis determinatio est negatio .Le libere regioni della vita sono dunque quelle per cui ogni mia scelta è concepita con il preciso scopo di lasciare gli altri un po’ più liberi. Ma non del tutto liberi, perché libertà assoluta è, semplicemente, il non esistere. La vita crea legami. Ma può farlo in tanti modi. Le libere regioni della vita sono quelle i cui legami permettono agli altri di elaborare nuove regole, cioè un loro stile, uno stile che esprima il loro, non il mio, essere.”
http://www.sfi.it/cf/archivio_cf/cf4/articoli/castellari_trombino.htm
“Essere dipendenti da qualcosa, da una sostanza o da un’attività, porta con sé una limitazione della propria libertà e delle capacità di scelta. Riacquistare indipendenza e autonomia necessita una consapevolezza, volontà e autostima. ”
http://www.radixsvizzeraitaliana.ch/in-dipendenze/
“la società attuale risulta insopportabile per molte persone che non sanno più come comportarsi. Spesso ci sembra di disporre di una libertà d’azione talmente limitata che rinunciamo all’idea di voler cambiare qualcosa. E’ comunque un dato di fatto che una società in cui ognuno può partecipare, riduce il pericolo delle dipendenze. Partecipare attivamente alla vita sociale è una chiave per ottenere una società con meno problemi di dipendenza e per vincere la solitudine e il senso d’impotenza. Possiamo vincerla impegnandoci in un’associazione, riorganizzando e valorizzando, per esempio, spazi pubblici (piazzette, parchi gioco) e per rendere le strade più sicure per anziani e bambini, per creare punti d’incontro per adolescenti. ”
http://www.radixsvizzeraitaliana.ch/in-dipendenze/06.htm
“Le persone dipendenti hanno come l’impressione di aver incominciato a correre un bel giorno- così riporta Maria Rita Parsi nel libro “il cervello dipendente”-per fuggire, per andare lontano ma sono sempre stanchi, come dominati da un fiatone che spezza le gambe.Non si sono mossi né liberati. Il piacere della dipendenza e’ il piacere del presente.Ed ecco che giuriamo fedeltà ad un vizio per superare il vuoto.Ogni dipendenza è una tossicodipendenza a livello chimico per il nostro corpo e a livello psichico per il nostro spirito. Il libro poi si sofferma sull’analisi scientifica del cervello in ostaggio alle droghe, ed in particolare le designer drugs, composti creati dalla fantasia di chimici clandestini, che hanno creato appunto un design farmacologico, modificando strutture chimiche di molecole in grado di generare effetti euforizzanti già esistenti e con potenzialità d’abuso.Lo scopo di questi pazzi designers, consiste nel generare composti nuovi di facile commercio, tuttavia non presenti nelle tabelle dei composti proibiti da parte delle autorità di controllo di vari paesi.E’ sconcertante sapere che esiste addirittura il club drugs, di cui fanno parte il GHB o ecstasy liquida, la metamfetamina, il flunitrazepam ( o conosciuto come Roipnol), la ketamina e l’LSD, conosciute meglio con il nome “rape drugs”, droghe dello stupro.Ma la dipendenza negativa, definita dalla scienza addiction, non deriva solo da sostanze stupefacenti ma anche da quelle buone come il cibo, l’attività fisica, il gioco, lo shopping compulsivo. Luigi Pulvirenti, nel libro racconta come il cervello diventa dipendente, deviando in situazioni patologiche come l’anoressia .La cosa più crudele, e’ l’illusione della libertà.”
http://books.google.com/books?id=9sL4GAAACAAJ&dq=“il+cervello+dipendente”&hl=it
”nessuno e’ libero se non e’ padrone di se stesso”.
http://it.wikiquote.org/wiki/Epitteto
“se vogliamo essere felici, possiamo esserlo ora poiché la chiave della felicità e’ nascosta dentro di noi”
E se avvertissimo gli autori originali del plagio della Carlucci ?
9 marzo 2008 at 21:11
Sarebbe davvero il caso di farlo! Adesso capisco perché quando ho letto inizialmente quel post sentivo ci fosse qualcosa che non andava!
I vari pezzi sono incollati uno dopo l’altro senza nessun tentativo di rendere il discorso omogeneo e organico. Addirittura la Carlucci (o chi per lei) taglia la frase “Con il suo carattere fortemente competitivo e i suoi gruppi di interesse,” e comincia il periodo direttamente con “la società attuale” lasciando la prima lettera minuscola!
Mi ricorda il modo di preparare una tesina in 2 minuti che molti studenti poco diligenti adoperano, ma quelli almeno si sforzano di legare assieme i vari periodi!
Qualcun’altro ha già fatto buon uso della tua segnalazione: http://bioetiche.blogspot.com/2008/03/gabriella-non-si-copia.html
9 marzo 2008 at 22:31
Noto che padre Pio ha compiuto il miracolo addizionale di creare un inesitente premio Nobel per la matematica. E’ pur vero che le vie del signore (e dell’ On. Sra. Carlucci) sono infinite. E in particolare la seconda in questi giorni ci ha abituato a tutto…
9 marzo 2008 at 23:24
Sai com’è.. il Premio Abel o la Medaglia Fields non li conosce nessuno 🙂
11 marzo 2008 at 19:08
Non ci posso credere…la Carlucci è recidiva !!!
Anche il comunicato del 4 febbraio scritto dalla nostra Gabry sull’ospedale di Bisceglie è stato in realtà copiato paro paro da un altro (Sergio Silvestris), ma anche stavolta si è “scordata” le virgolette.
http://www.bisceglielive.it/news/news.aspx?idnews=2990
Sono senza parole…(anzi, qualcuna ce l’avrei…)
12 marzo 2008 at 17:10
Spero sia uno scherzo… Anzi, me lo auguro sennò siamo veramente nella m***a…
13 marzo 2008 at 10:38
Ma e’ uno scherzo vero? Me lo lascia sperare il fatto che si parli del Nobel per la matematica (che a quanto so io non esiste.) Complimenti pel lo sforzo di aver dedicato “diversi giorni allo studio della fisica della particella” (e’ anche riuscita a unificate tutte le particelle in una sola?)..Se fosse vero buon per la matematica. Pero’ ragazzi..
15 marzo 2008 at 21:53
Visti gli ultimi messaggi urge una precisazione (in ritardo dato che sono stato offline per una settimana): si tratta ovviamente di satira. Tutto inventato, mi sembra strano che qualcuno lo abbia potuto confondere con la cronaca di un fatto reale… andiamo… Padre Pio che appare in sogno e parla di royalties… 🙂
19 marzo 2008 at 10:57
Ma stiamo scherzando, vero? Dai, ditemi che è uno scherzo, che non è vero che una parlamentare stipendiata da noi si permette sul serio questi abominii di arroganza e presunzione…. Vi prego!
19 marzo 2008 at 21:52
Comunque sia, Viva Gabriella Carlucci. Con la C di Ctrl+C e la V di Ctrl+V, naturalmente 😉
29 marzo 2008 at 18:25
Una congettura che dura da 250 anni che ha visto fallire i tentativi di dimostrazione da parte dei più grandi geni matematici di tutti i tempi e la On. Carlucci riesce a dimostrarla pur non avendo poco prima di questa impresa le basi matematiche? Le sono bastati pochi giorni di studio per arrivare a questo risultato? Io credo che questo genere di sciochezze siano un insulto per chi la matematica la studia davvero.
27 aprile 2008 at 22:07
SEI UN GENIOoooo!!!!
Mi hai fregato alla grande!
Io ho letto l’articolo fino in fondo, ero rimasto a bocca aperta!
Mi sono detto: nooooooooo!
La congettura di Goldbach noooo! E poi un’onorevole!
Ahahahahah! 😀 😀 😀 😀 😀
A parte il fatto che il Nobel per la Matematica non esiste, dal momento che la moglie di Nobel gli faceva le corna con un matematico…
Ciao! 😀
15 settembre 2008 at 11:37
Io penso che se dimostrassi qualcosa che mi farebbe entrare nella storia non esiterei.Ve lo immaginate su wikipedia alla voce congettura di goldbach: risolta dall’onorevole gabriella carlucci……..
11 novembre 2008 at 16:52
Solo una nota: non è vero che la moglie di Nobel lo tradiva con matematico, è solo una “leggenda”. In effetti Nobel non era neanche sposato.
26 Maggio 2009 at 1:02
Fields, medaglia Fields
23 giugno 2009 at 10:49
IO CI CREDO,DIMOSTRATE IL CONTRARIO
26 giugno 2009 at 17:23
non esiste il nobel per la matematica, e lo dico da matematico purtroppo. E già questo rende il tutto una pagliacciata.
16 luglio 2009 at 0:21
…la soluzione alla Congettura di Goldbach?
eccola:
“qualsiasi numero pari superiore a DUE
… è sempre la somma di due numeri pari per quante volte sia divisibile per il primo numero pari cioè 2,
…è sempre la somma di due numeri dispari per quante volte la sequenza dei numeri dispari siano contenuti nel munero pari in esame, e l’ultima somma avrà uno dei due fattori uguale a 1,
…è sempre la somma di due numeri primi in quanto la simmetria numerica si riconosce nel dividendo dei fattori, e non nella moltiplicazione all’infinito, trovandosi nel minimo comune denominatore la genesi di composizione numerologica da 1,2,3,4,5,6,7,8,9,0… quindi se la somma che compone il numero pari superiore a due possiede sempre un numero dispari che è la natura dei numeri primi.
Semplice … by orlyone.o@libero.it
20 ottobre 2010 at 7:30
ahahahahahahahahahaha, bravo, medaglia Fields!
11 giugno 2011 at 11:26
anche io mi sono occupato della congettua di Golbach http://armellini.pbworks.com/w/page/36456325/La-congettura-di-Goldbach
7 agosto 2009 at 17:56
Avevo appena dimostrato la congettura! Vedi che succede a non pubblicare subito? Ti arriva la Carlucci e ti soffia il Nobel!
8 settembre 2009 at 17:27
Anche noi del piccolo gruppo “ERATOSTENE” abbiamo una proposta di soluzione per la congettura di Goldbach (rielaborazione aggiornata di un nostro lavoro precedente, del 2004) e che sarà pubblicata nelle prossime settimane
(ma sul nostro sito si trovano già altri lavori e software su Goldbach); solo che noi abbiamo sudato mesi sulla calcolatrice per
giungere alla soluzione, e quindi senza l’aiuto di padre Pio (che, pensiamo, avrebbe tutt’altro da fare…)Ho gia chiesto copia del suo lavoro alla S.ra C On. Carlucci, ma ancora non mi ha risposto… forse ha lasciato perdere.
Prego comunque chi ne fosse a conoscenza, di inviarcelo in allegato e-mail, o indicarci dove reperirlo, saremmo curiosi di leggerlo.
Grazie e Cordiali Saluti
Francesco Di Noto
del gruppo ERATOSTENE
PS Non esiste più il concorso da un milione di dollari per la dimostrazione della congettura di Goldbach, perchè è già scaduto nel 2002, e inoltre era, chissà perchè, limitato ai soli Paesi anglosassoni (Regno Unito e Usa): Ma la scienza non è ( era ) universale?
13 gennaio 2010 at 22:58
Non posso crederci ma è così… questo abominevole schifo di femmina ignorante, maleducata e matta da legare, viene stipendiata grazie al nostro lavoro.
Spero il giudizio universale arrivi presto..
15 gennaio 2010 at 18:19
… e pensare che di parlamentari come la Carlucci (e anche ministri) il Parlamento ed il governo della nostra povera Italia sono pieni!
6 febbraio 2010 at 18:45
Quanto tempo ancora dobbiamo attendere ancora, prima di poter fare una onorevole pernacchia?
5 Maggio 2010 at 7:58
sono anni che cerchiamo con l’aiuto della MIZZ e http://www.umpa.ens-lyon.fr/depmath/ e south Alabama University ma nessun risultato leggermente incoraggiante neppure Georg Friedrich Bernhard ci ha aiutato ! aspettiamo altri collaboratori e amici.
13 Maggio 2010 at 18:03
Invito hermite ed altri eventuali appassionati alla congettura di Goldbach,(e alla teoria dei numeri in generale, e dei numeri primi in particolare) a visitare il nostro sito, dove l’intera sezione “Articoli su Goldbach” è dedicata a tale congettura, con discreti risultati (alcuni articoli, anche di altre sezioni, saranno presto aggiornati e sostituiti).
Grazie anticipate, Cordiali Saluti
Francesco Di Noto
16 luglio 2010 at 13:34
Goldbach era un genio, la Carlucci pure. Entrambi infatti, avendo un valore intellettuale e sociale approssimativamente tendente a – infinito, sono riusciti a fregarci tutti: Goldbach lo fa da 250 anni (a differenza di Fermat, ad esempio, che è durato solo 15) ed in quanto alla Carlucci… ai posteri l’ardua sentenza! 😛
16 luglio 2010 at 13:40
tu comunque, li batti tutti! 🙂
17 gennaio 2011 at 11:59
Nell’anno scolastico 1995-1996 il professor Alberto Frau, allora docente dell’Itc di Macomer, arrivò alle stesse conclusioni. Il risultato venne pubblicato su “Il filo illogico”, materiale della scuola che però non venne stampato, e negli anni successivi fu inserito nel sito dell’Istituto. Il 7 settembre 1996 ne diede notizia il quotidiano di Sassari “La Nuova Sardegna”.
30 marzo 2011 at 14:35
Ragazzi…. non ci avete capito una mazza!
E’ UNA BUFALA!!!
HAHAHAHAHAHAHAHAH
11 giugno 2011 at 11:25
anche io mi sono occupato della congettura di Golbach :
http://armellini.pbworks.com/w/page/36456325/La-congettura-di-Goldbach
11 giugno 2011 at 11:31
ecco le mie osservazioni sulla congettura di Goldbach
http://armellini.pbworks.com/w/page/36456325/La-congettura-di-Goldbach
16 agosto 2011 at 18:38
Sul nostro nuovo sito http://nardelli.xoom.it/virgiliowizard/ abbiamo di recente pubblicato un articolo sui numeri primorialie la congettura di Goldbach e che spiega, anche con un esempio dinale per N = 210 = 7#, come funziona la formazione delle coppie di Goldbach e perchè i primoriali p# ne producono più di ogni singolo numero pari precedente. Ma basta anhe cercare con Google ” primoriali e Goldbach”. A tutti, buona lettura!
Francesco
10 marzo 2013 at 12:29
Vi segnalo gli articoli su http://www.scribd.com/rosario_turco sezione Collections
ci sono articoli di Matematica (Riemann, Goldbach, etc), FIsica e Informatica
20 agosto 2013 at 15:16
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